Grazie della fiducia

Due bambine guardano foto di case crollate a causa del terremoto. Foto di Roger Lo Guarro.

Voi sostenitori del Cesvi siete stati gli artefici della decisione di intervenire nei terremoti in Centro Italia, a partire dallo scorso agosto.

Già nel 2012, in occasione del terremoto in Emilia, molti di voi ci chiesero di raccogliere donazioni per garantirne una gestione trasparente e soprattutto efficace per le vittime e per la ricostruzione.

Allora, in un primo momento, rifiutammo: ci pareva che il campo fosse già troppo affollato e che in Italia non avremmo saputo esprimere il meglio di noi stessi. Ma con il passare delle settimane le sollecitazioni non cessarono e arrivò una donazione talmente consistente da sostenere da sola un piccolo progetto di ripresa di tre attività economiche, strategiche in quel territorio, il cui stabilimento era crollato.

Non solo: la Fondazione finanziatrice fu così contenta del nostro operato che decise di raddoppiare il budget a disposizione per finanziare un secondo progetto di “ricostruzione” delle relazioni sociali di cui avevamo rilevato la necessità sul campo.

Insomma, nell’esperienza dell’Emilia fummo coerenti con i nostri valori (l’aiuto dev’essere a misura di chi lo riceve e non dettato da chi lo dà); registrammo i bisogni dei beneficiari e la loro soddisfazione prima ancora di quella del donatore; trovammo conferma che la nostra esperienza internazionale e la nostra capacità di fare rete sono preziosi anche in Italia. Per esempio già allora realizzammo un progetto di assistenza psicologica per le vittime del terremoto – soprattutto per i bambini – bisogno di cui si è presa coscienza solo ora, per fronteggiare questa sequenza sismica del 2016 che con centinaia di scosse ogni giorno sta demolendo ogni resistenza psicologica.

Proprio in questo campo porteremo il nostro aiuto – in accordo con il Ministero dell’Istruzione – possibilmente in tutte le scuole del cratere e più in generale in quelle che accolgono i bimbi vittime del terremoto.

E poi c’è l’emergenza delle attività agricole e zootecniche a rischio di chiusura. Gli allevatori che resistono in mezzo alla distruzione meritano il nostro aiuto e il loro successo è alla base della ricostruzione. Per sostenerli abbiamo siglato un accordo con Coldiretti.

Dispensiamo la fiducia che riceviamo da voi. Grazie!

 

Foto di copertina: Roger Lo Guarro.