“Integrazione è futuro”: corsi di formazione per 20 giovani migranti

Per 20 ragazzi ha preso il via il 28 marzo il percorso di formazione professionale all’interno del progetto “Integrazione è futuro”, promosso da Cesvi e finanziato dalla Fondazione Prosolidar.

Gambia, Nigeria, Senegal, Guinea Conakry, Costa D’Avorio, Burkina Faso, Mali: sono questi i Paesi d’origine dei 20 ragazzi che il 28 marzo hanno iniziato il percorso di formazione all’interno del progetto “Integrazione è futuro”, promosso da Cesvi e finanziato dalla Fondazione Prosolidar.

I ragazzi vivono oggi in sette diverse comunità tra Augusta e Catania, un territorio a forte vocazione agricola dove si trovano numerose strutture di accoglienza e realtà produttive sempre più attente al sociale. Hanno tra i 16 e i 23 anni e sono stati selezionati da Cesvi con il supporto del tutor e delle aziende del Consorzio Le Galline Felici, partner del progetto, coinvolgendo anche i Servizi sociali di Francofonte e la struttura FIERI di Catania.

Il corso di formazione li introdurrà al mondo del lavoro in Italia, con particolare attenzione al tema della legalità, focalizzandosi poi su tematiche specifiche dell’ambito agricolo: dal ciclo di vita delle piante, la stagionalità dei cicli di semina e raccolto, la profilassi delle piante e le diverse tecniche agrarie, fino ai principi dell’agricoltura biologica e la logica di filiera di produzione e commercializzazione.

Sono giovani e pieni di aspettative. Per molti di loro, il mondo agricolo non è sconosciuto: c’è chi si ricorda di quando aiutava i genitori a coltivare il proprio campo, e in tanti hanno avuto esperienze lavorative in ambito agricolo nei Paesi di origine o di transito. Sono però curiosi di scoprire le differenze tra le coltivazioni in uso in Italia e quelle a cui erano abituati in passato.

Favorire l’acquisizione di queste competenze aumenta le possibilità di inclusione sociale e di occupabilità dei ragazzi. Il progetto “Integrazione è futuro” si inserisce nel più ampio impegno di Cesvi per promuovere l’integrazione socio-economica di migranti in Italia.