Il riscatto di Kassandra e Giselle, nel segno della musica

Testo di Matteo Manara

Kassandra è nata 24 anni fa nella baraccopoli di Alemão, che si trova poco più a nord di Manguinhos, a Rio de Janeiro. “Un luogo estremamente pericoloso, con tante sparatorie”, ricorda. Unica figlia di una madre single, mai dimentica di dare il suo contributo nelle faccende di casa, ha avuto la fortuna di poter studiare e andare a scuola. Poi, “diventata adolescente, ho un po’ preteso da mia mamma che mi facesse fare dei corsi, perché non sopportavo più di vivere in mezzo a tanta violenza e oppressione. Sono arrivata così alla Casa del Sorriso, con il cuore pieno di voglia di imparare”. A distanza di tempo, Kassandra è una studentessa universitaria, cantante e musicista di strumenti a fiato, tutor della Casa del Sorriso proprio per quei nuovi alunni che iniziano oggi il percorso da lei cominciato oltre dieci anni fa. “Con loro condivido tutte le mie conoscenze; questo posto è il mio rifugio e allo stesso tempo il luogo dove crescere e cogliere tante opportunità!

Tra i giovani a cui Kassandra si affianca come tutor, alla Casa del Sorriso, ci sono anche i figli di Giselle. La maggiore, Kamilly, è una ragazza che soffre di frequenti convulsioni. Ci sono poi due fratelli più piccoli, allegri e vivaci. Per Giselle tornare alla Casa del Sorriso è stato come riannodare i fili di una storia che sembrava finita per sempre, ma quando c’è un luogo “dove sai di essere sostenuta e accolta”, proprio come se fosse una casa, si finisce sempre per ritornare… Giselle era già stata alla Casa del Sorriso come studentessa di canto, ma era stata costretta ad abbandonare per potersi occupare della figlia disabile. La vita non ha risparmiato difficoltà a lei e a suo marito, finché ad un certo punto i tempi sono stati maturi per tornare alle radici: “Vivo nella favela di Manguinhos e la violenza è una presenza quotidiana in questo posto. È un luogo di grande dolore e tristezza. In questi anni difficili ho molto sofferto, ma ho anche capito l’importanza di offrire ai miei figli un luogo come la Casa del Sorriso dove trascorrere il loro tempo libero”. La cosa più bella è che Giselle non si è limitata ad iscrivere ai corsi i suoi figli: “Anche io sono tornata a cantare. Grazie mille per questo meraviglioso progetto che accompagna la mia vita”.