Safyia e il sogno di andare a scuola

Safyia ha 14 anni. Non ha mai frequentato la scuola. Lavora presso una famiglia benestante di Mogadiscio, capitale della Somalia, per dare una mano ai suoi genitori, poiché sono molto poveri.

Il padre di Safyia è senza lavoro e sua madre lotta ogni giorno per guadagnare abbastanza e provvedere ai bisogni di tutta la famiglia.

Un giorno la ragazza viene accusata dai datori di lavoro di avere rubato alcuni gioielli e viene prima maltrattata, poi insultata e infine violentemente picchiata.

Il caso attira l’attenzione di una vicina, Hamda, un’operatrice locale del Cesvi, che interviene immediatamente e offre una pronta assistenza alla ragazza traumatizzata.

Safyia viene trasferita all’ospedale e assistita psicologicamente durante il periodo di trattamento medico.

L’operatrice Cesvi la riaccompagna poi a casa e racconta l’episodio ai suoi genitori. Inoltre, Hamda coglie l’occasione per indagare i motivi per cui Safyia è costretta a lavorare invece di andare a scuola. Spiega ai genitori a quali rischi stanno esponendo la figlia e le conseguenze che tutto ciò potrà provocarle in termini di salute mentale e psicofisica.

“È fondamentale” – dice loro – “che assumiate la responsabilità del vostro ruolo di genitori. Solo voi potete garantire protezione a vostra figlia e assicurare il rispetto dei suoi diritti”.

I genitori si mostrano collaborativi e pronti a mettere in pratica i consigli ricevuti.

Oggi Safyia non lavora più e frequenta il Safe Space Centre creato da Cesvi con il sostegno di ECHO, l’Ufficio Aiuti Umanitari della Commissione Europa, dove ha trovato un ambiente positivo e sicuro in cui divertirsi con altri ragazzi della sua età e con persone affidabili e competenti a cui chiedere supporto. Con loro può condividere preoccupazioni, gioie e paure.

Dopo un mese di sostegno psicosociale, Safyia si è ripresa dal trauma subìto e ora è pronta a cominciare la scuola. Insieme alla famiglia, lo staff Cesvi sta valutando in che modo avviare la ragazza allo studio. In base a ciò che Safyia troverà più adeguato ai suoi bisogni, verrà inserita all’interno del sistema scolastico formale o informale; in ogni caso, Cesvi supporterà la sua famiglia in questo passaggio, fornendo anche il materiale scolastico necessario.

 

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