Bambini di strada: la storia di Shamisia

Storie di vita: Shamisia, una bimba nata per strada

Nucy ha 19 anni, sua figlia Shamisia ne ha 3.

All’età di 10 anni la mamma di Nucy muore e il suo papà si risposa. La matrigna, però, non la ama particolarmente e la costringe a fare i lavori più faticosi, picchiandola e umiliandola davanti a tutti gli altri suoi figli. Un giorno la matrigna la accusa di aver mangiato tutta la minestra che aveva preparato per cena e costringe suo marito a cacciare di casa la piccola Nucy.

A soli 13 anni questa bimba si ritrova sola, per strada in una grande città come Harare. Non conosce nessuno, si siede in una piazza, guarda la gente passare, le mamme che vanno a fare acquisti con i figli, la testa fra le mani, gli occhi pieni di lacrime. Fa freddo perché è arrivata la notte e la notte in Zimbabwe è davvero fredda. Una ragazza le siavvicina, si chiama Pauline e ha 16 anni. È più grande di lei e vive per strada da alcuni anni. Le parla, la consola, la porta via con sè, nel rifugio notturno dove vive la sua famiglia, il suo gruppo di bambini e adolescenti che insieme si fa forza e insieme ha creato una strategia per sopravvivere alla dura vita di strada. C’è chi mendica, chi cerca il cibo tra i rifiuti, chi si occupa di trovare qualcosa da ardere per scaldarsi durante la notte. Come in ogni famiglia ognuno ha il suo compito.

Ma questi sono bambini o poco più che bambini, facili prede di molestatori di ogni tipo, facili prede dell’alcolismo e della droga. In strada solo dopo una settimana Nucy viene picchiata e abusata da un gruppo di ragazzi più grandi. È il triste destino che spetta a chi è nuovo e non avvezzo a questa vita. Le ragazze che vivono per strada sono di tutti, questa è la regola.

A 16 anni Nucy scopre di essere incinta, il padre della creatura che porta in grembo è nel frattempo finito in galera per un furto. Non sa cosa fare, a chi rivolgersi. Un giorno incontra per strada i volontari del Cesvi che le parlano della Casa del Sorriso, una struttura dove trovare aiuto, ricevere consigli e supporto psicologico e materiale. Da allora Nucy comincia a frequentare la casa ogni giorno. Si sente protetta, può ricevere cibo sufficiente per portare avanti la gravidanza senza problemi, vestiti puliti, cure e controlli medici. Fino a quando, 3 anni fa, nasce la piccola Shamisia, una bimba adorabile il cui destino è però segnato.

Gli operatori del Cesvi stanno cercando una soluzione alternativa alla vita di strada. Ma purtroppo in Zimbabwe non esistono strutture che accolgano le madri con bambini piccoli e il rischio è che i servizi sociali tolgano la bimba alla mamma che non è in grado di offrirle una casa e il sostegno adeguato. Oggi, Nucy e Shamisia continuano a vivere per strada. Nucy è una mamma premurosa e affettuosa, non fa mai mancare nulla alla sua piccola. Il Cesvi e la Casa del Sorriso continuano a supportarle: cibo, pannolini, vestiti, assistenza medica e sanitaria…

“La vita di strada è dura” ci racconta Nucy “soprattutto quando arriva l’inverno. Siamo costrette a scaldarci accendendo fuochi con quello che troviamo per strada e la piccola Shamisia ha sempre una tosse terribile, spesso ha la febbre”. Quando chiediamo a Nucy cosa cancellerebbe dalla sua vita, ci dice che vorrebbe cancellare il momento in cui suo padre l’ha cacciata da casa e il momento in cui l’hanno violentata. Il suo sogno è riuscire ad avere un posto sicuro dove vivere e far crescere e studiare la piccola Shamisia. Un sogno che potrebbe, presto, diventare realtà.

 

Foto di Roger Lo Guarro