Come nasce un bambino in Somalia?

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Cesvi lavora in Somalia per diffondere conoscenze, abitudini e pratiche corrette al fine di migliorare la salute materno-infantile anche nelle zone più remote. I progetti sono sostenuti da ECHO, l’Ufficio Aiuti Umanitari della Commissione Europea.

Muhubo, 38 anni, ha tre figli. Vive con il marito e la famiglia nella città di Beletweyne, nella Somalia centro-meridionale.

Ha partorito i suoi primi due figli a casa, come sua madre. Anche al momento del terzo parto, quando è entrata in travaglio, ha chiamato per volere di sua mamma una levatrice tradizionale, non professionale, che abita vicino a casa loro. La levatrice non ha usato strumenti sterilizzati e Muhubo ha sofferto di infezioni interne per oltre due mesi. Nonostante questo, non ha ricevuto nessuna informazione sanitaria, se non qualche consiglio da parte della madre e della vicina.

Poco dopo la nascita del secondo figlio, è rimasta incinta del terzo. Al terzo mese di gravidanza, è stata visitata da Athar, un’operatrice sanitaria locale del Cesvi, che ha controllato anche i suoi figli e l’ha incoraggiata ad accedere ai servizi prenatali offerti dall’ospedale di Beletweyne.

Quando ha scoperto che i due bambini non erano mai stati vaccinati, Athar ha spiegato a Muhubo l’importanza della vaccinazione per prevenire le malattie trasmissibili e l’ha portata al centro di salute del Cesvi con un’ambulanza messa a disposizione gratuitamente dall’organizzazione, così da evitarle una camminata faticosa di molti chilometri.

Athar ha inoltre parlato con il marito di Muhubo, affinché anche lui fosse consapevole della necessità di sottoporre la moglie a controlli sanitari regolari e di far vaccinare i figli. L’uomo si è dimostrato subito d’accordo e così Muhubo è stata trasferita all’ospedale con i bambini, che sono stati poi vaccinati. Presso l’ambulatorio ostetrico del Cesvi, Muhubo ha incontrato Fadumo Godir, un’infermiera specializzata che ha raccolto la sua anamnesi e le ha fornito suggerimenti e informazioni su diverse tematiche, come la salute di base, le pratiche nutrizionali corrette, la vaccinazione contro il tetano e in generale l’importanza del check-up medico.

Muhubo è tornata all’ospedale altre tre volte per essere sottoposta alle visite mediche necessarie prima di partorire. “Ho partorito in ospedale, e mi sono sentita come a casa” – ci racconta oggi – “Sia io che i bambini siamo contenti e in piena salute. Spero che il Cesvi continui la sua preziosa opera di sensibilizzazione tra le donne, come ha fatto con me, e anche tra gli uomini e gli anziani”.

Foto di copertina: Fulvio Zubiani